Un racconto perfetto, un’inquietante e poetica meditazione sulla morte…….
Ivan Il’ič solo con l’aiuto della morte capirà che la sua vita è stata una menzogna…
DAL LIBRO:
-“La storia della vita di Ivàn Il’ič era la più semplice,la più comune, la più terribile.”
-“Gli venne in mente ciò che fino ad allora gli era sembrato una totale assurdità, l’idea di non aver vissuto la propria vita come doveva viverla; pensò che poteva essere la verità”
_”Il suo lavoro, il suo modo di vita, la sua famiglia, i suoi interessi sociali e professionali: tutto ciò poteva essere sbagliato ”
_”Tentò di organizzare, di fronte a se stesso, una difesa: e all’improvviso avvertì tutta la debolezza di quello che difendeva. Non c’era niente da difendere”
-“Quando aveva visto, quel mattino, il cameriere, poi la moglie, poi la figlia, poi il dottore, ogni loro movimento, ogni loro parola non faceva che confermare la tremenda verità che gli si era rivelata quella notte. In loro egli vedeva se stesso , tutto ciò di cui aveva vissuto, e vedeva chiaramente che tutto ciò era sbagliato, era un orribile enorme imbroglio, che nascondeva la vita e la morte”
Refugees on the ferry Leros-Athens
8 anni fa
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