Chapa-chapa é una tecnica di cucito usata dai sarti dell'África Occidentale;é una composizione "arlecchinesca" di pezzi di stoffa avanzata di colore e fantasia differenti... Cosí nasce il mio blog,fatto di esperimenti,immaginazioni,sovrapposizioni...non spaventatevi,se le mie mani hanno unito queste cose senza un apparente filo logico..perché come dice il sarto africano: "l´importante é cucire, la forma viene dopo"

FITZCARRALDO

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« Chi sogna può muovere le montagne »

domenica 31 agosto 2008

pode-brasil



FRA°

3 commenti:

Unknown ha detto...

Difficilmente, nella tempesta di informazioni, colori e forma senza sostanza che è questa jungla virtuale, capita di imbattersi in uno spazio così vero e avvolgente.
Grazie Frà, anche se non ti conoscessi immaginerei che dietro tutto questo c'è qualcuno di speciale...
Ti dedico un passo dell'ultimo libro che mi è capitato di leggere, a dir poco fantastico:

"Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare, darsi tempo, stare seduti in una casa da tè ad osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l'amico di un amico di una persona che si è appena incontrata e il posto più scialbo, più insignificante della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare senza più il bisogno di andare altrove. La miniera è esattamente là dove si è: basta scavare."
(Tiziano Terzani, Un indovino mi disse)

Ah... quasi dimenticavo... Le foto sono fantastiche!
Buona Vita...

kastu ha detto...

ciao Frà divertete!
kastu

Anonimo ha detto...

Bello ! Suggestivo !
Me piace tutto a partire dallo svondo nero.
Ad ogni frase o racconto me tte immagino.
Le foto che me so rimaste più in mente sono: quella del tatuaggio sulla schiena alla festa della madonna, quella del il monumento con il busto che sporge e la panchina de cemento vuota, quella dellu squalu e quella delle orme.
Me sembra de avè visto un disegno solu, quello del tipo col cappello e la scala che je va dietro la recchia e tanti occhi che guardano, bello.
Si nota in tutto il blog la ricerca del bello, del nuovo e dell'arte che ci riserva la quotidianità degli incontri quella che sta dove meno te l'aspetti.
A volte si eccede nel mistico ma va vè so io che so bolcevico.
Complimenti e aggiorname